In questi giorni ripartono le limitazioni alla circolazione ma quando raccogliemmo la sfida di migliorare l’aria che respiriamo nella nostra città, nessuno di noi avrebbe mai sperato di poter restituire oggi risultati come quelli riportati in questo documento di 22 pagine che oltre a riportare un’analisi dei principali inquinanti, rendiconta le azioni svolte nei settori della mobilità sostenibile, del sistema insediativo e fonti rinnovabili (con una analisi delle emissioni risparmiate), della comunicazione ed educazione ambientale. Ma sfiorare la soglia limite dei 35 sforamenti per il PM10 nel 2009 e la progressiva diminuzione degli altri inquinanti negli ultimi 3 anni, pur considerando le variabili atmosferiche in gioco, sono un risultato positivo che deve necessariamente essere restituito ai cittadini del Comune di Rimini che, talvolta costretti a modificare i propri comportamenti con sofferenza, sono stati però i veri attori protagonisti di questi risultati. Lo richiede quello stesso metodo “partecipato” che abbiamo sostenuto per definire le politiche ambientali, quel metodo che ci ha permesso di sottoscrivere importanti accordi con associazioni di categoria come quelle degli artigiani, quel metodo che ha permesso di ricevere fondamentali co-finanziamenti dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Ambiente e dalla nostra Regione per avviare, ad esempio, il progetto di bike-sharing, la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica che hanno portato il Comune di Rimini ad essere, secondo il Sole24Ore al 1° posto tra i comuni italiani per le Politiche Energetiche.
D’altra parte in questo contesto non c’è nessuna soddisfazione che non possa sentirsi compiuta se dimentica di ringraziare ed evidenziare i sacrifici compiuti da tutti, chi ha lasciato a casa la propria auto nei giorni di limitazione al traffico per scegliere la bicicletta o il trasporto pubblico, chi ha investito nella propria abitazione diminuendone i consumi, chi ha trasformato l’alimentazione della propria auto, chi ha sostenuto gli investimenti dell’amministrazione nelle nuove piantumazioni di migliaia di alberi, tutti impegni utili ad affrontare quella che rimane in ogni caso una criticità sulla quale non ci si può permettere di allentare la tensione.
Se una comunità può ottenere risultati significativi, educandosi passo dopo passo a trasformare i propri comportamenti, operando a tutto tondo sui temi della pianificazione del territorio, della mobilità, della bioedilizia, del controllo degli impianti termici e della promozione delle fonti rinnovabili, allora può diventare una testimonianza utile e concreta anche per altre comunità e per migliorare la qualità della vita di tutti.
L’intervista di presentazione delle limitazioni al traffico e del documento sula qualità dell’aria realizzata da altarimini.it: